«La percentuale di donne che scelgono questa professione è in costante aumento. Oggi – afferma Salvatore Piero Fundarò, presidente di Aiteb – abbiamo una percentuale femminile che tocca il 57%, in aumento rispetto al 2016 quando era al 55%, comunque oltre la metà. Un dato di parità di genere che, oltre ad accogliere con piacere, abbatte anche un falso stereotipo sul settore: la medicina estetica, la cura della bellezza e l’interesse verso la tossina botulinica non sono un lavoro prettamente maschile. Anche agli ultimi due corsi di formazione promossi da Aiteb la percentuale delle donne toccava il 70-80% dei partecipanti».
«In questi anni è continuata a crescere l’attrazione verso questo ramo della medicina – aggiunge Fundarò –. I nostri iscritti, dal 2016 a oggi, sono aumentati del 24%. Sono molti i pazienti che richiedono trattamenti attraverso tossina botulinica e pure i dottori che scelgono di specializzarsi in questo ambito, che vive una fase di evoluzione. Sta proseguendo la ricerca finalizzata ad ottenere trattamenti sempre più precisi e personalizzati, lo studio di nuovi prodotti e per garantire sempre la sicurezza negli interventi, sono nate collaborazioni con altri professionisti, come i neurologi o gli ecografisti».